cap 1

Vero è che il nostro lupo della steppa ha scoperto in sé almeno la duplicità faustiana, ha trovato che l’unità del suo corpo non contiene un’unità di spirito. Egli vorrebbe o vincere il lupo che ha dentro e diventare uomo oppure rinunciare all’uomo e vivere per lo meno da lupo una vita unitaria e intera. Probabilmente non ha mai osservato un lupo vero. In tal caso avrebbe forse visto che anche le bestie non hanno un’anima sola, che le belle forme del loro corpo nascondono una pluralità di aspirazioni e di stati d’animo, che anche il lupo contiene abissi, anche il lupo soffre.

Carri fiammeggianti, cavalli alati, ippogrifi, draghi, streghe, angeli, ufo. Da sempre gli uomini scrutano il cielo in cerca di qualcosa di altro, di alto. È dal cielo che l’uomo aspetta un segnale cruciale, un cenno che dia un senno al quotidiano strisciare, al sudare, al faticare per mangiare.OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Quando gli dei seppero che Fenrir veniva allevato assieme a Hel e il Miðgarðsormr a Jötunheimr, la terra dei giganti, decisero di farli portare al loro cospetto perché Odino decidesse cosa farne: le profezie dicevano che da simili creature non sarebbero venute che disgrazie. Mentre Hel fu inviata a regnare negli inferi, e il Miðgarðsormr inabissato sul fondo dell’oceano, non sapendo che fare con Fenrir, gli Dei lo tennero presso di loro.

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